
Chiodi di garofano
20 Dicembre 2020Tra le spezie, i chiodi di garofano sono sicuramente tra le più particolari, usate abbastanza raramente, almeno nella nostra cucina quotidiana. Il loro inconfondibile profumo ne fa delle spezie molto forti, che conferiscono un aroma caratteristico a qualsiasi piatto o bevanda nella quale vengono utilizzati. Tuttavia, questi boccioli essiccati sono conosciuti da secoli per le loro qualità non solo gastronomiche, ma anche curative.
Molti di noi ricorderanno di averli impiegati da bambini in caso di mal di denti: infatti, sono note le loro proprietà antinfiammatorie e antibatteriche. Già gli antichi Egizi li utilizzavano per imbalsamare le mummie, proprio per le capacità antisettiche che consentivano una migliore conservazione dei cadaveri.
Oggi la farmacopea, cioè quel “librone di ricette” usato dai farmacisti e dai medici per conoscere dosi, formule e usi dei principali medicinali, riporta i chiodi di garofano tra i farmaci naturali, derivati dai boccioli di Syzygium aromaticus, una pianta originaria dell’Indonesia.
Chiodi di garofano: usi in casa e in cucina
Ad oggi i chiodi di garofano vengono usati come aromi per fare creme speziate, oppure per creare profuma-biancheria o profumatori per ambienti che sappiamo allo stesso tempo sfruttare le proprietà antibatteriche di cui parlavamo poco sopra.
Nel Medioevo erano un ingrediente fondamentale del panforte, un dolce tradizionale inventato dai farmacisti toscani nel Trecento proprio per curare le grandi pestilenze.
Un’altra ricetta che non può certamente fare a meno dei chiodi di garofano è la sangria, la tipica bevanda tradizionale spagnola. Anche se ne esistono diverse varianti regionali, che vedono l’uso di vino rosso, bianco, addirittura di spumante, una versioni più note è quella andalusa, assai ricca di spezie, tra cui immancabili sono la cannella e i chiodi di garofano.